Le attività di restauro hanno seguito i principi di conservazione e rivalutazione della struttura. Il restauro dei materiali - il cui degrado ha reso impraticabile la conservazione - ha seguito la linea delle ricostruzioni d’arredi, attraverso le quali è stato possibile recuperare una lettura d’insieme.

Gli interventi di carattere conservativo hanno rispettato la "reversibilità dell’intervento": le aggiunte e le integrazioni introdotte con l’intervento di restauro conservativo, possono infatti essere rimosse, sia per i materiali usati, sia perché rese riconoscibili.


Stato di conservazione

I danni maggiori  sono stati causati da vandali e writers, dall’alto tasso di umidità e dal degrado dovuto a decenni di completo abbandono.

Sabbiatrice pulizia bunker villa ada savoia

Laterizi

La pulitura condotta sulle pareti in laterizi -completamente imbrattati da vernici di varia composizione - è stata di tipo meccanico, svolta mediante l’utilizzo di sabbiatrice opportunamente calibrata si per quanto riguarda la pressione dell’aria che per la quantità di materiale in uscita. Dopo diverse prove, l’inerte scelto e utilizzato è stata sabbia silicea con granulometria estremamente fine, atta a rimuovere le incrostazioni di vernice senza comprometterne la superficie del materiale. La patina dovuta al passaggio del tempo infatti non è stata intaccata dall’azione meccanica.

Stucchi

La parte bassa delle pareti in laterizi è percorsa in tutta la sua estensione da uno zoccolo di diverso materiale e sale lungo le aperture incorniciando i passaggi ad arco tra una stanza e l’altra. Si tratta di una base di cemento sulla quale è stato finemente lavorato uno stucco a imitazione travertino che a un primo sguardo può facilmente trarre in inganno,

Data la delicatezza di tale materiale con la problematica di una superficie altamente ricettiva e assorbente, è stato necessario condurre una pulitura di tipo chimico utilizzando gel decapanti che lasciati agire per diversi minuti, hanno disciolto le vernici,  rimosse poi con solventi idonei, particolarmente volatili al fine di non aggredire troppo lo stucco.

Iniezioni restauro bunker villa ada torloniaAnche il suggestivo arco di entrata alla galleria carrabile è rifinito a stucco a imitazione travertino. Qui i danni però erano più ingenti, a causa dell'esposizione agli agenti atmosferici: umidità, infiltrazioni e percolazioni avevano compromesso alcune parti dell'arco, con distacchi materici che hanno creato spaccature in superficie, e con distacchi strutturali dovuti alla decoesione  tra il materiale e il suo supporto, che hanno determinato alcuni crolli.

Il consolidamento di superficie dello stucco è avvenuto tramite ultilizzo di resina al 20%, mentre stuccatura restauro bunker villa ada torloniaper ovviare al distacco materico sono state eseguite delle iniezioni di consolidamento in profondità con una malta naturale traspirante da rinforzo compatibile che va a colmare il vuoto e fa da collante tra stucco e laterizio senza però appesantire la struttura. 

I bordi delle parti distaccate sono state stuccate con malta di Biocalce e Pozzolana (1:3)

Dove necessario, per bloccare lo sfarinamento superficiale, è stata applicata a pennello una resina acrilica consolidante al 10% e come protezione finale, su tutti gli stucchi, una cera microcristallina che non altera la cromaticità, ma protegge dall’intensa umidità presente nell’aria.

Pareti intonacate

Le stanze rifugio presentano pareti a volta intonacate di colore giallastro. Lungo il loro perimetro corre un finto battiscopa dipinto a tempere di un colore tra il marrone e il rosso. Anche i bagni e la “stanza della bicicletta” sono rifiniti con il medesimo materiale senza però decorazione del battiscopa.

Pulizia Muri Bunker Villa Ada SavoiaCome per gli stucchi, le vernici imbrattanti veicolate da solventi hanno avuto la  possibilità di penetrare in profondità rendendo difficile la totale rimozione. La pulitura è stata quindi condotta chimicamente.

Le incisioni dovute ad atti vandalici, sono state stuccate, livellate e riportate a tono.

Un fissativo acrilico ha permesso di consolidare e isolare la superficie senza creare pellicola, ma un film reticolato che permette lo scambio di umidità tra la parete e l’ambiente.

La finitura è stata condotta mediante sovrapposizione di velature di scialbo di diverse tonalità cromatiche per ridare compattezza all’intonaco. In trasparenza sono ancora visibili tutte le increspature e i giochi di cracklè creatisi col passare del tempo.

Il finto battiscopa, dopo essere stato ripulito con solventi, è stato ripreso con velature di tonalità simili all’originale per ridargli tono e importanza.

Elementi in ceramica

Mattonella Bunker Villa Ada SavoiaI due locali adibiti a bagno presentano una copertura di mattonelle in ceramica di colore azzurro, molte delle quali mancanti o danneggiate, e imbrattate da scritte e incrostazioni. Sono state ripulite mediante solvente non aggressivo. La malta sulle quali esse sono state ancorate, che lasciava trasparire il sigillo della ditta costruttrice, ha permesso di realizzarne un calco in gesso, esposto nel bunker. I sanitari purtroppo sono stati distrutti: ne sono stati ritrovati dei frammenti e rimangono solo le tracce di posa e le mensole di sospensione dei lavandini. Ai fini di una corretta lettura dell’ambiente, si è deciso di reintegrare le ceramiche mancanti e i sanitari con materiale proveniente dalla stessa ditta fornitrice della Real Casa..

Stessa pulitura è stata effettuata per le rosette di scolo dell'acqua in ghisa smaltata, presenti ai lati della galleria carrabile e miracolosamente giunte fino a noi.

Condotti di aerazione, porte ed elementi metallici

pulizia parti in ferro bunker villa ada savoiaGravi problemi a livello materico, dovuti alla cospicua presenza di ruggine e scritte vandaliche, hanno portato a una pulitura di tipo chimico con l’utilizzo di solventi gelificati opportunamente fatti agire e poi rimossi per poter mantenere la poca vernice originale rimasta. Tutti gli elementi metallici infatti, erano originariamente trattati con vernice antiruggine rossa ricoperta poi da una vernice di finitura giallastra. Poche tracce sono ancora leggibili soprattutto sulle porte.

Per ovviare al degrado inflitto dalla ruggine, sono stati rimossi meccanicamente gli strati superficiali e bloccati i processi distruttivi con diverse applicazioni di acido Tannico in soluzione idroalcolica al 5% cporta Blindata Bunker Villa Ada Savoiahe reagisce chimicamente con la ruggine trasformandola in un complesso stabile resistente all’attacco degli agenti atmosferici.

Si sono resi necessari incollaggi di parti fratturate o completamente decoese con colla epossidica bicomponente colorata con ossido bruno.

La superficie dei metalli è stata consolidata e protetta con applicazione di resina acrilica al 10%.

A causa della forte umidità presente nell’ambiente, come ulteriore protettivo finale, è stata applicata una cera bruna che crea una barriera idrorepellente che non assorbe e non trattiene acqua né al suo interno né sulla superficie, oltretutto di facile manutenzione.

Elementi in legno

Pochi gli elementi in legno a noi pervenuti. Ciò che rimane di autentico sono cornici, per lo più intere, nelle stanze rifugio in abete bianco lievemente mordenzate di bruno. Scassi sul muro e la presenza di cardini metallici lasciano intendere la presenza in origine di porte di legno.

Sono così state ripristinate le porte in legno marino e invecchiate con tannino e ossido bruno per dare al visitatore la possibilità di una facile lettura degli ambienti.

 

Vasca Imhoff

Dopo essere stata accuratamente svuotata e ripulita da vari rifiuti, la struttura in marmo, è stata pulita con gel decapante e acido diliuto in acqua ai fini igienizzanti e protetta con cera microcristallina. Le parti fratturate sono state incollate con un mastice-stucco bi componente poliestere.

 

Per Roma Sotterranea Roberta Tessari

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