Fiat 2800 Locandina pubblicitariaUna delle caratteristiche uniche del bunker era quella di poter accogliere al suo interno delle vetture; grazie infatti al grande portone a due ante, una o più automobili potevano entrare direttamente all'interno del rifugio, usufruendo anche di uno spazio di manovra.

Ma quale mezzo utilizzava Vittorio Emanuele III, e quindi a bordo di quale vettura avrebbe percorso, in caso di allarme, la distanza dalla Palazzina Reale al rifugio? Sicuramente con una Fiat 2800 "Torpedo Reale".

La FIAT 2800 fu prodotta dal 1938 al 1944 per soddisfare le esigenze dell'amministrazione del Regno e di una clientela alto borghese. Furono prodotti 621 telai di cui 288 furono carrozzati berlina e torpedo (cabriolet), 210 torpedo CMC (Corta Militare Coloniale), mentre i restanti non furono mai utilizzati. La produzione, infatti, fu fortemente condizionata dagli eventi che di lì a poco scossero l'intero Paese, obbligando anche le famiglie più abbienti ad adottare uno stile di vita più morigerato e la 2800 non era certo un veicolo di basso profilo.

La Torpedo fu un'evoluzione della berlina, ed il primo esemplare vide la luce nel 1938.

Fiat 2800 torpedo Reale Vittorio Emanuele IIICaratterizzata da un frontale con grande calandra a "spartivento" cromata di derivazione americana, montava un robusto motore a 6 cilindri in linea di 2.852 cm3, che sprigionava una potenza di 90 CV a 4.000 giri per una velocità massima di 130 Km/h,, percorrendo 5,5 chilometri con un litro. La trazione era posteriore, con cambio manuale a 4 marce e freni idraulici, sospensioni anteriori a ruote indipendenti e posteriori a ponte rigido .La Torpedo aveva un passo maggiore rispetto alla berlina: ben 3 metri e 20 centimetri. La lunghezza totale era di 4 metri e 75 centimetri, esclusi i paraurti.Il peso sfiorava i 2500 chili.

Il carrozziere torinese Pinin Farina ne allestì 12 per alti servizi di rappresentanza: erano le “Torpedo Reali”, tutte rigorosamente color "Nero Imperiale". Furono allestite giusto in tempo per la visita di Hitler in Italia, dal 3 al 10 maggio 1938. Di queste, 6 furono poi messe a disposizione della Casa Reale e quella con il telaio 000276, targata Roma 73185 andò in dotazione al Re. La vettura aveva 2 posti anteriori, 2 posteriori più 2 strapuntini ribaltabili. Entrò nella disponibilità di Vittorio Emanuele il 14 Dicembre del 1939 e fu chiamata Alcinoo, dal nome di uno dei cavalli del Sovrano.
Le altre 5 vetture, cui furono dati i nomi di altri cavalli di proprietà delle scuderie reali, erano: Augustale, Roma 73180, Auspicale, targa Roma 73181,  Amicale, Roma 73182, Alceste, targa Roma 73183 e Admeto, targa Roma 73184. Da notare le targhe progressive e i nomi tutti con iniziale "A".

Fiat 2800 Torpedo Reale calandraInizialmente Alcinoo fu a disposizione dell Principe Umberto, che la utilizzò in alcune circostanze istituzionali, come la visita in Vaticano a Papa Pio XII in compagnia della moglie, la Principessa Maria Josè.
Il 27 Agosto del 1940 la vettura venne portata a Villa Savoia per le esigenze dei reali e per le parate ufficiali, come la visita in Italia di Hitler e dell’imperatore del Giappone Hirohito.
Dal 1940 al 1943 fu usata da Mussolini per recarsi al Quirinale e il 10 e 11 Marzo del 1940 il Duce la usò per incontrare Von Ribbentrop a Roma.
Il 15 Novembre del 1943 la vettura fu ritirata assieme dal Comando della Città Aperta di Roma dove restò in uso fino al 1946.
Il 6 Febbraio del 1947 venne registrata in carico alla Presidenza della Repubblica Italiana e prese il nome di "Torpedo Presidenziale"; fu utilizzata dai Presidenti De Nicola, Einaudi, Gronchi e Segni fino al 1961. L’8 Agosto del 1962 la vettura fu venduta alla Filiale di Roma della FIAT,  Viale Manzoni 67.

Oggi è di proprietà di un privato.

 

 

Di seguito due video dell'Istituto Luce nei quali sono più volte visibili alcune "Torpedo Reali".

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